Emergenza Covid-19: situazione sanitaria, misure di prevenzione e controllo

Manifestiamo la preoccupazione per l’impatto dell’ emergenza sanitaria per Covid-19 sulle attività dell’Ente Opere Pie d’Onigo, in particolare con riferimento alle strutture residenziali gestite dallo stesso.

Nelle scorse settimane attraverso contatti telefonici con il Direttore, che ringraziamo per la disponibilità, abbiamo avuto modo di conoscere la difficile situazione in merito alla dotazione di DPI (in particolare mascherine) rendendoci anche disponibili a suggerire nuovi canali di fornitura, nella consapevolezza che la tutela della sicurezza degli operatori in primis e degli stessi ospiti è condizione necessaria per la salute di tutti coloro che frequentano tali ambienti e che solo collaborando insieme si possono individuare ed attuare tutte le diverse possibili linee di azione.

Le difficili situazioni sanitarie che stanno vivendo diverse strutture residenziali in tutto il territorio nazionale, le pesanti conseguenze sulla vita delle persone che vi risiedono e che vi lavorano ed i numerosi decessi verificatisi “non qualificati come da covid”, ci sollecitano ad essere particolarmente attenti circa l’evolversi della situazione nel nostro territorio.

Come da programma dell’ULSS 2, sappiamo che è iniziata un’attività di screening attraverso i test sierologici ed i successivi tamponi in caso di risultato positivo dei primi, sia per gli operatori che per gli ospiti. Chiediamo di conoscere:

  • il numero dei test sierologici e dei tamponi eseguiti su personale dell’Ente ed ospiti ed il loro risultato
  • il piano di monitoraggio che viene attivato per tenere sotto controllo la situazione (test, tamponi, frequenza screening…)
  • le iniziative attivate per far fronte ad un’eventuale presenza di casi Covid in struttura
  • la situazione dei DPI in dotazione al personale ed a disposizione dei pazienti.

In queste settimane da più parti sono stati sollevati dubbi sull’attendibilità di alcuni test sierologici, in quanto i risultati ottenuti da questi non risulterebbero “sufficientemente attendibili” per la valutazione diagnostica.
Poiché il test rapido è lo strumento iniziale dal quale proseguire poi con il tampone nel caso di esito positivo, chiediamo quali verifiche sono state fatte sulle caratteristiche dei test sierologici utilizzati per l’Ente e soprattutto quali siano le eventuali misure di controprova adottate per confermare la veridicità dei risultati emersi da tali test.

Chiediamo inoltre che dell’esito degli screening sia data costante e personale informazione ai familiari degli ospiti che si trovano a vivere a distanza questo difficile momento senza la possibilità di un contatto diretto con il proprio familiare e con il personale sanitario che se ne prende cura.

Richiesta informazioni presentata il 18 Aprile 2020 alle Opere Pie di Onigo – PDF

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