Esondazioni nel comune di Pederobba: la vasca di laminazione non è la soluzione

L’evento meteorologico che ieri ha colpito l’intera zona Pedemontana non ha risparmiato il Comune di
Pederobba.


Nel capoluogo si sono ripetuti di fatto gli episodi di allagamento avvenuti poco più di un mese fa che, giova
ricordare, riguardano per lo più il problema della Val dele Femene.
Dopo i fatti del 2008, che gravi danni avevano provocato anche a molte abitazioni, ci si ritrova a distanza di
più di 10 anni a fare i conti con le conseguenze del tombinamento della Val dele Femene (incapace di gestire
i grossi volumi di acqua) e senza aver individuato e realizzato opere aggiuntive di scollinamento.
A ciò si aggiunge la mancata pulizia e gestione delle valli e dei corsi d’acqua che continua a rivelarsi necessaria
ed ordinaria per poter prevenire o quantomeno limitare le tracimazioni in tutto il territorio comunale.
Ieri il torrente Curogna nella zona valliva da Via dei Fanghi al ponte di Onigo era completamente esondato in
terreni adibiti a prato e coltivazioni…. come da memoria d’uomo! Un’enorme cassa di espansione naturale di
alcuni km e larga in alcuni punti più di 100 mt. La progettata cassa di espansione? Un semplice buco
nell’acqua.
Per chiarezza e verità di informazione occorre precisare:

  • che gli eventi occorsi nelle diverse zone di Pederobba ed a Levada con l’esondazione del torrente Nasson nulla hanno a che vedere con il corso del torrente Curogna, tanto meno potrebbero beneficiare della vasca di laminazione!
  • che la strada di viabilità ordinaria di collegamento tra Curogna-Pederobba ed Onigo (Feltrina vecchia) non
    è mai stata chiusa; via Molini, strada comunale che attraversa il Curogna ad Onigo è stata chiusa per qualche ora in via precauzionale visto l’innalzamento del torrente fino a lambire gli argini ed il ponte di
    attraversamento.
  • Forse i nostri amministratori, prima di individuare nella mancata realizzazione della vasca di laminazione la causa di quanto continua a ripetersi, dovrebbero preoccuparsi di mettere in atto tutte le azioni necessarie a mettere in sicurezza i nostri territori ed a contrastare i cambiamenti climatici… magari partendo dall’approvazione del Piano delle Acque e da un piano di interventi concertato con il Consorzio di Bonifica Piave e con la Regione definendo tempistiche di realizzazione e risorse finanziarie necessarie.

    Il BENE in COMUNE
    Gruppo Consiliare

    Comunicato Stampa PDF

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