CUROGNA: NUOVA CAVA E VASCA DI LAMINAZIONE… ULTIMO ATTO?

La Commissione VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) Regionale ha rilasciato nel mese di giugno il parere non favorevole alla compatibilità ambientale del progetto “Cava di argilla “Val Grande” con ricomposizione ambientale mediante realizzazione di una vasca di laminazione per la messa in sicurezza del torrente Curogna”.

E’ un parere che attesta la valenza ambientale e paesaggistica dell’area oggetto dell’intervento e nel contempo definisce inutile la realizzazione della vasca di laminazione per il torrente Curogna: in sintesi, tutto ciò che abbiamo sempre sostenuto!

Le tappe del progetto:

gennaio 2014: l’Amministrazione Comunale commissiona uno studio idraulico le cui conclusioni riportano “risulta praticabile la sola creazione di un invaso di laminazione”. 

Febbraio 2014: viene indetto un avviso pubblico alla quale partecipa la sola ditta E.Ma.Pri.Ce. Spa proponendo la realizzazione di una vasca di laminazione in terreni di proprietà e/o disponibilità, con l’apertura di una nuova cava di argilla per la compensazione dei costi di realizzazione delle opere idrauliche

Febbraio 2015: il progetto proposto da Emaprice inizia il suo percorso in VIA Regionale:

  • Area interessata all’intervento circa 144.000 m2
  • Superficie di cava circa 144.000 m2
  • Movimentati circa 1.000.000 m3 dei quali circa 800.000 utili ai fini commerciali
  • Cassa di espansione di circa 41.000 m2 (invaso possibile mx 140.000 m3)
  • Profondità scavi 12-14 m

Settembre 2017: la Commissione VIA, raccolte e valutate le osservazioni presentate dai vari gruppi/associazioni ed i pareri dei vari Enti, rilascia una comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza presentata dalla ditta proponente…. Di fatto una prima “bocciatura” del progetto.

Novembre 2017 EMAPRICE presenta per lo stesso progetto una “variante in riduzione” :

  • Area interessata all’intervento circa 118.000 m2
  • Superficie di cava circa 144.000 m2
  • Movimentati circa 603.000 m3 dei quali circa 500.000 utili ai fini commerciali
  • Cassa di espansione di circa 33.000 m2 (invaso possibile mx 130.000 m3)
  • Profondità media scavi 10 m.

In questi anni come gruppo di minoranza abbiamo seguito tutto il percorso svoltosi in Commissione VIA Regionale dal 2015 ad oggi. Abbiamo presentato osservazioni alla Commissione VIA in data 03.04.2015 05.05.2016, 20.05.2016, 10.01.2018, 28.03.2018, 22.05.2018 evidenziando la criticità del progetto per gli aspetti idraulici, idrogeologici, ambientali, economici e normativi. Aspetti che abbiamo discusso ed approfondito davanti alla Commissione nel corso dell’inchiesta pubblica avvenuta il 02.12.2015.

Un buon lavoro di coordinamento con altre associazioni e realtà del territorio per approfondire il progetto ed evidenziarne tutti i limiti ci ha portato a costituire il “Coordinamento l’Aria che Voglio” insieme all’Associazione Arianova e al gruppo Pederobba 5 Stelle. Come Coordinamento abbiamo incaricato lo Studio Associato Cargnel di Belluno di effettuare uno studio idraulico del Torrente Curogna al fine di valutare l’efficacia della vasca di laminazione, Studio presentato alla Commissione VIA nel gennaio 2017. L’intero procedimento inoltre è stato oggetto di segnalazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione nel 2015 da parte del Gruppo Bene in Comune perché, tra gli altri aspetti, si ravvisava un mancato rispetto del Codice dei Contratti e l’opera non è mai stata inserita nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche.

Nel suo intervento l’Autorità ha definito “irrituale” il procedimento comunale concertato con il Genio Civile, ha chiesto integrazioni documentali ed ha tenuto aperto il procedimento di vigilanza sulla realizzazione del progetto. 

Finalmente siamo arrivati alla conclusione del procedimento di VIA con il risultato tanto atteso di veder espresso un parere non favorevole alla compatibilità ambientale del progetto. La relazione finale della Commissione è precisa e puntuale nel rilevare le criticità idrologiche ed idrauliche, il problema della manutenzione della vasca e della pulizia del Curogna, l’impatto paesaggistico “significativamente negativo”, l’impatto sulla fauna e sulla vegetazione e l’impatto del traffico veicolare sulla frazione di Curogna e sulla viabilità locale.

La ditta EMAPRICE nelle scorse settimane ha presentato al Comitato VIA Regionale ulteriori studi e controdeduzioni per superare i motivi ostativi al rilascio di un parere favorevole. Noi ci auguriamo che la Regione Veneto metta definitivamente la parola FINE a tale progetto: un progetto nato per risolvere un (falso) problema di sicurezza idraulica diventando di fatto l’opportunità per realizzare una nuova grande cava di argilla in un contesto ambientale di pregio… l’ennesima cava, visto che nel Comune di Pederobba ve ne sono ancora ben 5 di attive e 2 di estinte.

Continuerà il nostro impegno per valorizzare e tutelare l’intera area vista la particolare ricchezza di biodiversità ed il notevole interesse paesaggistico.

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