KALIS S.r.l..: un nuovo ampliamento con cambio di destinazione d’uso da agricola ad artigianale

Il progetto presentato dalla ditta prevede un ampliamento dell’attuale stabile per la realizzazione di un nuovo edificio (superficie 2.002 mq) che sarà a destinazione artigianale. Per il fabbricato esistente di 1.260 mq di superficie si chiede il cambio di destinazione da agricola ad artigianale per 988 mq di superficie (272 mq sono già a destinazione artigianale). La realizzazione del nuovo edificio comporta lo spostamento del corso del Rio La Ru e della rispettiva “fascia di servitù idraulica”.

Il progetto di ampliamento smisurato (pari a due volte l’esistente) ed il relativo cambio di destinazione, di fatto configurano a tutti gli effetti la presenza di un’importante attività artigianale (se ancora si può definire tale) in zona agricola. L’impermeabilizzazione di ulteriore notevole superficie non va nella direzione di contenere il consumo di suolo così come previsto anche dalla normativa in vigore che ricordiamo pone l’obiettivo, da raggiungere entro il 2050 di consumo zero di suolo nelle aree agricole e naturali. Prima di realizzare qualsiasi nuovo intervento che preveda consumo di risorse è necessario verificare la possibilità di recuperare e riutilizzare edifici esistenti dismessi o aree già compromesse o abbandonate.

La prevista deviazione del corso del Rio La Ru e la costruzione ex novo del nuovo alveo con il posizionamento di massi ciclopici per la costruzione delle sponde va a compromettere la funzionalità ecologica che in questo caso viene peggiorata. Il nuovo tracciato inoltre prevede due tratti rettilinei separati da una curva ad angolo retto; una scelta che a nostro avviso compromette la funzionalità idraulica ed ecologica del Rio La Ru. Questi argomenti ed altri più specifici per gli aspetti ambientali e paesaggistici sono stati oggetto delle osservazioni presentate dal Gruppo Il Bene in Comune.


Foto in alto: il luogo come si presenta oggi. In basso: il capannone in progetto.
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