Respinte dalla maggioranza le osservazioni de IL BENE IN COMUNE alla VARIANTE N. 6 al Piano degli Interventi

IL Consiglio Comunale, nella seduta del 25 luglio scorso, ha approvato la Variante al Piano degli Interventi nota come “Variante Levada”, respingendo le Osservazioni presentate da Bene in Comune e da alcuni tecnici e studiosi e spalancando così le porte alla DISTRUZIONE irreversibile di una parte del centro storico di Levada. Ma qual era, in sostanza, la PROPOSTA sostenuta da Bene in Comune? Possiamo riassumerla così: 4 SI’ e un NO.

  • SI all’adeguamento sismico, al risanamento, alla riqualificazione, alla ristrutturazione degli antichi edifici 
  • SI al cambio di destinazione d’uso dei fabbricati, da annesso rustico a residenziale 
  • SI a tutta la volumetria a disposizione dei richiedenti 
  • SI alla riorganizzazione della viabilità interna al piccolo 
  • NO alla distruzione dei fabbricati storici e alla cancellazione della memoria collettiva 

E’ importante anche ricordare che la nostra proposta non aveva come unico scopo la conservazione della testimonianza storico-architettonica fine a se stessa, ma guardava con attenzione alla Ciclovia del Piave, che attraverserà il nostro Comune e porterà lungo i 220 kilometri dalle Dolomiti al mare un nuovo tipo di turismo. Il cicloturista cerca bellezza, storia, prodotti tipici, paesaggi caratteristici; il ritmo del viaggio gli permette di apprezzare le piccole cose: iniziare a valorizzare gli antichi centri storici frazionali del nostro Comune avrebbe voluto dire essere pronti a intercettare questo tipo di domanda. 

La maggioranza ha respinto, con motivazioni autoreferenziate e molto poco approfondite, tutte le osservazioni, negando in buona sostanza ogni valore storico del borgo; il Sindaco ha ritenuto di aggiungere “dubito che un turista possa mai venire a Levada”.
Peccato. Una buona occasione sprecata. 

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